Ventuno racconti suddivisi in sette capitoli o stanze di vario respiro e colore, dalla crudeltà alla vecchiezza, dalla rassegnazione alla nostalgia, che nel complesso esprimono la malinconia e lo slancio inconsapevole della vita, il tormento della ricerca, la disperazione dell’esilio, il cieco strazio dell’infermità, la nostalgia dei giorni sereni. La ricca tavolozza di queste storie, che variano dal surreale al fantastico, dal realistico all’insolito, dal fiabesco allo spietato, costituisce una lettura fascinosa e talora sorprendente. Inserendosi nella grande tradizione italiana del racconto, dopo le precedenti raccolte pubblicate da Jouvence, Antidecalogo e I vizi capitali, questa antologia conferma ancora una volta Giuseppe O. Longo tra i più importanti autori del nostro panorama letterario.
About the author
Giuseppe O. Longo
Giuseppe O. Longo, professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste. S’interessa della comunicazione in tutte le sue forme. In particolare si occupa di teoria dell’informazione, di epistemologia, di roboetica, di intelligenza artificiale e delle conseguenze socioculturali delle tecnologie della mente. Tra i suoi libri ricordiamo: Il nuovo Golem. Come il computer cambia la nostra cultura (2003) e Il simbionte. Prove di umanità futura (2013). Apprezzato scrittore, ha pubblicato tre romanzi e dieci raccolte di racconti. Per Jouvence è uscito Antidecalogo (2015).