
L’alienazione artistica contiene le riflessioni militanti di Mario Perniola sulla complessa relazione tra arte e società, elaborate tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. Contro la creatività impoverita e puramente ideale dell’arte occidentale, e contro la cieca violenza dell’economico, Perniola propone il superamento dell’arte in favore di una vita quotidiana liberata dalle separazioni del mondo borghese e capitalista. Prossimo ma allo stesso tempo critico rispetto al movimento situazionista, il filosofo italiano porta avanti un’indagine dell’arte come categoria storica, individuando da un lato figure e meccanismi dell’alienazione, dall’altro i momenti di resistenza, le fratture impreviste e i tentativi di sovversione.
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Mario Perniola
Mario Perniola (1941-2018) è filosofo, teorico dell’arte contemporanea, docente di estetica, saggista e scrittore prolifico tradotto in tutto il mondo. Dalla letteratura all’arte, dalla sociologia alle teorie della comunicazione, si è mosso tra i confini di discipline non sempre opportunamente interrogate dal pensiero contemporaneo, con uno spirito critico di estrema originalità e una lucidità non comune. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Del sentire (1991), Il sex appeal dell’inorganico (1994), Contro la comunicazione (2004) e Miracoli e traumi della comunicazione (2009). Per Mimesis: Berlusconi o il ’68 realizzato (2011), L’avventura situazionista (2013), Del terrorismo come una delle belle arti (2016), Tiresia (2019), Freud, l’inconscio come opposto (2023). Ha diretto molte riviste, tra le quali “Ágalma. Rivista di studi culturali e di estetica”.