Disumanizzare l’arte Joseph Beuys, Hermann Nitsch e l’anomalia nel contemporaneo

Disumanizzare l’arte

Joseph Beuys, Hermann Nitsch e l’anomalia nel contemporaneo

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L’indagine, evitando deliberatamente l’approccio storiografico-comparativistico perché respinto dalla natura misterico-sapienziale e sciamanica dell’opera degli autori considerati, cerca di farne interagire la ricerca nel campo dell’elaborazione di alcune delle questioni cruciali, che si agitano nel contemporaneo a livello etico, filosofico-estetico, artistico e politico. Ne risulta emergere un itinerario del contemporaneo, all’insegna di un’anomalia ultramelancolica, la cui eredità è stata raccolta e oggi è percorsa, in differenti modi, da artisti quali Dominique Gonzalez-Foerster, Liam Gillick, Carsten Höller, Rirkrit Tiravanija, Philippe Parreno e Pierre Huyghe.

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Sull'autore

Romano Gasparotti

Romano Gasparotti Veneziano, già docente di Filosofia teoretica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e, a lungo, di Fenomenologia dell’immagine all’Accademia di Belle Arti di Brera, collabora con la Fondazione Morra e il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch di Napoli. Tra i suoi numerosi libri: I miti della globalizzazione (2003); Figurazioni del possibile (2007); Filosofia dell’eros (2007); Il quadro invisibile (2015); L’opera oltre l’oggetto (2015); Shozo Shimamoto (2017); L’amentale (2019); La danza profonda (2024).

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