![Etnografie in bottiglia Apprendere per relazioni nei contesti educativi](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/545550/product/45bee90e940522106dbf786e3606f0eaf26771.jpg?1591982489)
Il volume, attraverso un caso di ricerca-azione, illustra i temi dell’etnografia della scuola, dell’approccio interdisciplinare all’educazione alla complessità e allo sviluppo delle competenze individuali, e offre strumenti teorici e metodologici per affrontare le questioni della diversità e dei processi interculturali, così centrali nella scuola di oggi. Con preciso riferimento alla recente normativa ministeriale, il volume intende servire da strumento di formazione per i docenti di tutte le classi di insegnamento, fornendo conoscenze e competenze metodologiche per la promozione della cittadinanza attiva e dell’interculturalità come esperienza di relazione. Il libro racconta come, attraverso strumenti quali l’antropologia applicata, il design partecipativo, le tecnologie digitali e le “geografie del quotidiano”, i partecipanti al progetto di ricerca-azione Sguardi Oltre abbiano potuto considerare in modo nuovo e trasformativo il problema pressante e ubiquo delle discriminazioni multiple e del bullismo, e comprendere i processi relazionali, affettivi e socioculturali che li sottendono.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Roberta Bonetti
Roberta Bonetti insegna Antropologia applicata e Antropologia dell’educazione all’Università di Bologna. Nell’ambito dell’Antropologia del design è da anni impegnata come docente e collabora con enti pubblici e privati alla progettazione di prodotti e processi. È stata vice-presidente della Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA) ed è responsabile scientifica dell’Associazione Mani Altri Sguardi per la diffusione dell’antropologia nei contesti educativi. Sui temi dell’educazione e dell’apprendimento ha pubblicato La trappola della normalità (2014), Apprendimento a Km zero (2018) e diversi articoli in riviste scientifiche nazionali e internazionali.