
Sulla soglia dell’invisibile indaga le trasformazioni del visibile attraverso la metamorfosi della luce: da fondamento percettivo e simbolico dell’immagine a componente computazionale delle attuali tecnologie generative. Da Aristotele alla fotografia analogica, dalle avanguardie del Bauhaus al “logocentrismo algoritmico” delle reti generative, il volume indaga il progressivo svincolamento dell’immagine dal referente fisico, interrogando le implicazioni ontologiche, semiotiche ed eticopolitiche della produzione visiva contemporanea. L’iconologia dell’inedito qui delineata assume il visibile sintetico non come semplice simulacro, ma come soglia critica in cui memoria, identità e responsabilità ermeneutica si intrecciano. L’augurio è che, attraverso questa riflessione, ci si possa avvicinare al tema del visibile sintetico con uno sguardo limpido e insieme critico. Una chiarezza che non elude le zone d’ombra, ma le assume come terreno fertile per una riflessione costantemente in divenire.
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Federica Porcheddu
Federica Porcheddu dottoressa di ricerca in filosofia, è attualmente dottoranda presso il Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Design dell’Università degli Studi di Sassari, dove approfondisce il rapporto tra nuove tecnologie e rivalorizzazione del patrimonio storico-artistico. Post-Doctoral Research Fellow presso il CAS SEE dell’Università di Rijeka (2020), è autrice della monografia Ripensare il terzo a partire da Levinas (2021) nonché di vari articoli pubblicati su riviste scientifiche, e collabora attivamente con diversi gruppi di ricerca.