Nella ridefinizione dell’antico problema del carattere – le nozioni di e¯thos-e˘thos, la disposizione/tipo, il segno distintivo e l’attitudine (ἕξις), la virtù morale – in età moderna e contemporanea, è ancora inscritta, in forma nuova, la tradizionale polarità tra necessità e libertà, tra natura e cultura. In che misura un carattere umano è libero e in quale altra misura è determinato dalla natura? Il libro intende indagare anzitutto la costituzione “duplice” del carattere umano (libero e necessitato), alla svolta dell’età moderna. Tra l’età del Rinascimento e il Novecento il problema conosce uno sviluppo poderoso e variegato, da Machiavelli, Ficino, La Bruyère, con la riscoperta di Teofrasto, a Thomas Reid e Immanuel Kant, passando per Leopardi, fino a Freud, Jung e la psicologia dinamica del Novecento. La ricerca segue e tenta di rintracciare le forme di razionalità inscritte nella nuova definizione concettuale del “carattere” e, insieme, disegna alcuni modelli di rappresentazione e di sviluppo della questione, attraverso la storia della filosofia, l’estetica e la psicologia, fino ai giorni nostri.
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Italian -
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About the author
Paolo Quintili
Paolo Quintili è professore di Storia della Filosofia all’Università di Roma “Tor Vergata”. È PhD dell’Université de Paris 1 – Panthéon-Sorbonne ed è stato Directeur de Programme al Collège International de Philosophie di Parigi (2010-2016). Ha dedicato al problema mente-corpo un volume (Anima, mente e cervello, da Descartes all’Ottocento, Milano, 2009) e diversi studi; in particolare, sui Philosophes del ’700, il libro: Matérialismes et Lumières. Philosophies de la vie autour de Diderot et de quelques autres (Paris, 2016).

