Simone Weil Per una decostruzione religiosa del soggetto moderno

Simone Weil

Per una decostruzione religiosa del soggetto moderno

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Simone Weil rintraccia nella religiosità autentica – che è spiritualità concreta, vissuta e praticata – quella logica paradossale in grado di destabilizzare ogni forma di potere umano e di contrastare la sua tendenza a occupare il centro della realtà. Weil attua così un processo decostruttivo di una soggettività ipertrofica, attaccandone le forme di autoinganno di cui individua i falsi idoli e risalendo al significato del suo peccato d’origine. In questo processo resta la possibilità, inadempiuta e in attesa, del suo autentico legame con il soprannaturale. Ne risulta una comprensione diversa della storia della soggettività e quindi delle sue potenzialità: un percorso alternativo di rigenerazione, per un’altra storia che non cessa di confluire, intrecciandosi, nella prima. Weil scava dunque nel racconto delle vicende dell’io, per far emergere l’altrimenti che vi è contenuto e che riguarda il significato sacro dell’essere umano nel suo rapporto con il bene.

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About the author

Iolanda Poma

Iolanda Poma è professore di Filosofia morale all’Università del Piemonte Orientale – Vercelli. Ha insegnato Filosofia della Religione ed Ermeneutica; attualmente è docente di Filosofia Morale e di Filosofia della Storia. Tra le sue pubblicazioni: Le eresie della fenomenologia. Itinerario tra Merleau-Ponty, Ricoeur e Levinas (1996); Minima philosophiae. La modernità in Th. W. Adorno (1998); Saggi su Th. W. Adorno (2002); Gabriel Marcel. La soglia invisibile (2008), autore di cui ha tradotto e curato l’opera Essere e Avere (1999).

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