
Questo libro intende proporre, se non un nuovo canone vero e proprio della letteratura italiana, l’idea stessa, estremamente feconda, che tale canone – come di qualsiasi altra letteratura – possa e debba essere ripensato ed eventualmente riscritto, al di fuori dell’asfissiante e inattuale (nel senso di Nietzsche, che “va contro i tempi”) divisione tra “minori”, “maggiori” e “minimi”. Ognuno deve essere libero di tracciare e osservare il proprio “canone”, al di fuori delle costrizioni delle scuole, di ogni ordine e grado, e dell’ombra lunga che i poteri, politico e mediatico soprattutto, esercitano sulla letteratura. In questo risiede la quota irrinunciabile di libertà della lettura e della critica: nella capacità di accostare senza impedimenti ogni testo, e trasformare “minori” in “maggiori”, a partire dal proprio gusto, dalla propria sensibilità, dalla propria cultura. In 31 brevi saggi vengono presentati autori, autrici, opere insolite, che indicano percorsi eccentrici, liberatori, e che mostrano come la letteratura sia in grado di essere arma e alba di pensiero, e sogno e segno della Storia.
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Language
Italian -
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About the author
Paolo L. Bernardini
Paolo L. Bernardini è ordinario di Storia moderna presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Nel 2023 ha vinto il Premio Luigi Tartufari per la Storia dell’Accademia dei Lincei. Presso Mimesis dirige le collane “Parva Historica” e “Testi e Studi. ISEP”.