
Filosofi, mistici e profeti, vissuti tra Medioevo e Rinascimento, nell’indagare i volti del sacro, hanno percorso i sentieri impervi della speculazione e dell’interrogazione divina per definire il rapporto fra la trascendenza e la storia. In preda alla “santa follia”, annunciatori di visioni del tempo futuro, mistici e profeti individuano nella viva esperienza del soprannaturale il banco di prova della loro “umanità”. Mettersi in ascolto delle loro voci significa camminare sulle tracce dell’umanesimo dai trattati dei monaci medievali fi no agli intellettuali rinascimentali. Il riconoscimento dell’ambigua “dignità” dell’“umano” rappresenta il frutto maturo dell’incontro con l’alterità, snodo centrale della riflessione tra il dodicesimo e il quindicesimo secolo.
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Italian -
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About the author
Roberto Melisi
Roberto Melisi, ordinario di Filosofia e Storia nei licei, è studioso del pensiero rinascimentale e, in particolare, di Marsilio Ficino. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Salerno e collabora con la cattedra di Storia della filosofia medievale presso l’Università di Napoli Federico II. Tra i suoi lavori: Teoria musicale e tecniche di composizione astrologica in Marsilio Ficino (2013); Aspetti della teoria della conoscenza nelle Conclusiones Nongentae di Giovanni Pico della Mirandola (2016); Platone e la diffusione del platonismo nell’Epistolario di Marsilio Ficino (2018); L’eroe tragico come metafora della miseria hominis: Tantalo e Prometeo nel pensiero di Marsilio Ficino (2019).