Felice Balbo
Felice Balbo (1913-1964), filosofo torinese, militante prima nella Sinistra Cristiana e poi nel PCI (1946-1950), collaborò con la casa editrice Einaudi, legandosi in amicizia con Giulio Einaudi, Cesare Pavese e Natalia Ginzburg. Nel 1956 venne chiamato all’IRI per svolgere ricerche e studi sui riflessi delle trasformazioni tecnologiche e organizzative nelle aziende e nella società e sui problemi della formazione del personale. Fu amico e maestro di molti intellettuali e politici italiani, che lo hanno sempre ricordato per la sua sincera e profonda umanità. Valorizzò alcuni aspetti della scienza sociale marxista, si misurò con le filosofie di Norberto Bobbio e Augusto Del Noce e raggiunse una potente soluzione teoretica al “dilemma della assolutezza e storicità della verità” rinnovando la filosofia dell’essere di tradizione aristotelico-tomista.