Sulamī

Sulamī nacque nel 937 e visse a lungo con il nonno materno Ismail ibn Nugayd al-Sulami, eminente sayh della malamatiyya e discepolo di Abu Utman al-Hiri. Crebbe nell’ambito di una solida tradizione di sapere dotto, in particolare dello hadit, per poi iniziare a viaggiare secondo una consuetudine diffusa all’epoca al fine di raccogliere le tradizioni del Profeta e le massime dei maestri sufi. Fu un importante agiografo e scrisse un celebre commento al Corano. A Nisabur eresse un ospizio, dimora e luogo di studio per i suoi allievi che attinsero alla ricca biblioteca, lì morì il 12 novembre 1012 e la sua tomba divenne rapidamente un luogo visitato per la sua baraka.