
Con il termine Unus Mundus l’alchimista Gerhard Dorn (1530-1584) designava il Mundus Archetypus, il mondo prima della divisione tra cielo e terra, cioè un mondo potenziale, sospeso e perfetto, presente nella mente di Dio, prima di essere calato nella molteplicità. Analogamente i Greci vedevano nella Physis un doppio aspetto: uno spettacolo sublime e contestualmente una dimensione misteriosa celata agli umani, ovvero il senso ultimo del nascere, crescere e morire. Sul tema dell’invisibile hanno speculato ambiti culturali lontani tra loro: alchimia, inconscio collettivo, Mundus Imaginalis della mistica islamica, Dao originario del Taoismo filosofico, Tatha¯gatagarbha, ovvero natura di Buddha, sono alcuni degli ambiti di cui trattano queste pagine. Al di là delle ovvie differenze culturali, tutti si ritrovano in una ricerca dell’aspetto invisibile del reale, in quello che Merleau-Ponty ha definito come l’orizzonte critico del visibile.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
156 -
Collana
Sull'autore
Giancarlo Vianello
Giancarlo Vianello è uno studioso di dinamiche transculturali. Ha frequentato a lungo Raimon Panikkar e scritto numerosi interventi sul Buddhismo e il Giappone. Ha all’attivo la pubblicazione di quattro volumi e una trentina di articoli e saggi in riviste scientifiche e volumi collettivi. I suoi testi sono stati pubblicati in Giappone, India, Israele, Slovenia, Canada e Germania. È socio fondatore del Centro Studi Maitreya.