Sulla base dell’idea di fondo per la quale la metafisica, ovvero la filosofia, è neutrale rispetto alla religione (essa è, in tal senso, atea) e affermando di conseguenza che lo spinozismo – massima espressione metafisica di coerenza e rigore – non è affatto incompatibile con la religione stessa, Rehberg costruisce un’originale e articolata sintesi, che coinvolge sia la dimensione teoretica sia quella morale, tra il sistema kantiano e quello spinoziano: una lettura spinoziana di Kant, non meno che una lettura kantiana di Spinoza. Un’elaborazione complessa, preludio, si direbbe quasi, della nuova stagione che sta per affacciarsi sulla scena filosofica: l’idealismo.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Collana
Sull'autore
August Wilhelm Rehberg
August Wilhelm Rehberg (Hannover 1757 - Gottinga 1836) studia filosofia a Gottinga, dove tuttavia i sistemi filosofici proposti non lo soddisfano, sentendosi invece fortemente attratto da Spinoza, che ispirerà le sue prime riflessioni. Preclusagli la carriera accademica, entra a far parte nel 1783 dell’amministrazione dell’Elettorato di Hannover, inaugurando una carriera amministrativa e politica di rilievo e impegno crescenti. A partire dai primi anni Novanta il suo interesse si è rivolto prevalentemente, anche nel quadro della sua critica alla Rivoluzione francese, alla storia e alla teoria politica. Ha inoltre tradotto Il Principe
Ti potrebbe interessare
