Psicologia sperimentale e teoria della forma Scritti 1922-1938

Psicologia sperimentale e teoria della forma

Scritti 1922-1938

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Il volume raccoglie, in edizione critica, quattro importanti documenti (Introduzione alla psicologia sperimentale, La psicologia della forma, Forma e assimilazione, Elementi di psicologia della forma) che offrono una lucida testimonianza del magistero padovano di Vittorio Benussi (1878-1927) in ambito psicologico-sperimentale (in particolare nel campo della psicologia della percezione, della temporalità e dei fenomeni ipnosuggestivi). Più ancora, essi consentono di riconsiderare, da un punto di vista storico ed epistemologico, le complesse modalità attraverso cui, grazie alla fondamentale mediazione del suo principale allievo Cesare Musatti (1897-1989), l’eredità benussiana è di fatto confluita – anche in forza di un’originale riflessione critica condotta sui fondamenti della Gestalttheorie – nella variegata tradizione fenomenologico-sperimentale e percettologica italiana secondo un asse che idealmente unisce le Scuole di Graz e Berlino con quelle di Padova, Trieste e Bologna.

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Sull'autore

Vittorio Benussi

Vittorio Benussi (1878-1927), massimo esponente della Scuola psicologica di Graz e fondatore di quella padovana, è stato uno dei più rigorosi e geniali psicologi sperimentali della prima metà del Novecento, con contributi fondamentali nel campo della psicologia della percezione, del tempo, della testimonianza, delle emozioni e dei fenomeni ipnosuggestivi. Tra le sue opere: Psychologie der Zeitauffassung (1913), La suggestione e l’ipnosi come mezzi di analisi psichica reale (1925), Suggestione e psico analisi (1932), Sperimentare l’inconscio. Scritti (1905-1927) (2006).

Cesare L. Musatti

Cesare L. Musatti (1897-1989) è stato il massimo rappresentante italiano della psicoanalisi freudiana. Intellettuale civilmente e politicamente impegnato, ha svolto un ruolo di primo piano nella vita culturale e scientifica dell’Italia del Novecento. Oltre al suo poderoso Trattato di psicoanalisi (1949), alla direzione dell’edizione italiana delle Opere di Sigmund Freud (1966-1980) e a una serie di ricerche sperimentali nell’ambito della percezione visiva, tra i suoi contributi scientifici più rilevanti si possono ricordare: Condizioni dell’esperienza e fondazione della psicologia (1964), Libertà e servitù dello spirito (1971), Riflessioni sul pensiero psicoanalitico e incursioni nel mondo delle immagini (1976).

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