Presentificazione e immagine Contributi alla fenomenologia dell’irrealtà

Presentificazione e immagine

Contributi alla fenomenologia dell’irrealtà

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Pubblicata nel 1930 ma risalente nel suo nucleo originario ad uno scritto precedente, Presentificazione e Immagine è l’innovativa tesi di dottorato che Eugen Fink scrisse sotto tutela dei due grandi maestri friburghesi dell’epoca: E. Husserl e M. Heidegger. In questa prima e sorprendente opera del giovane filosofo alle accurate analisi micrologiche sulle operazioni fondamentali della coscienza tipiche del lavoro sui fenomeni di stampo husserliano si accompagna armonicamente una riflessione di più ampio respiro sulla fenomenologia nel suo complesso. In essa sono già presenti in nuce tutti quegli elementi – anche profondamente critici – che attraverso l’elaborazione di una fenomenologia della ragione teoretica fenomenologica e la di-mostrazione della situazione esistenziale del progetto trascendentale porteranno Fink a sviluppare, per così dire “dall’interno”, un’integrazione critica della fenomenologia husserliana.

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Sull'autore

Eugen Fink

Eugen Fink (Costanza, 1905 – Friburgo, 1975) è uno dei grandi filosofi tedeschi del Novecento. Esponente di primo piano della filosofia fenomenologica, matura negli anni del dopoguerra una prospettiva “cosmologica” sui fenomeni fondamentali dell’esistenza umana. è stato studente di Martin Heidegger e per lungo tempo fidato assistente e collaboratore di Edmund Husserl. Ha contribuito a fondare l’Archivio Husserl di Lovanio e nel 1950 ha fondato l’Archivio Husserl dell’Università di Friburgo, presso la quale dal 1948 è stato docente ordinario di filosofia e scienze della formazione. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo: La filosofia di Nietzsche (1975), Il gioco come simbolo del mondo (1992), Prossimità e distanza. Saggi e discorsi fenomenologici (2006) ed Eraclito. Seminario del semestre invernale 1966/67 (con Marin Heidegger) (2010).

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