Lo spettatore turbato Forme della felicità e del panico nella società distopica

Lo spettatore turbato

Forme della felicità e del panico nella società distopica

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Un libro scritto al futuro remoto. Le distopie della società e delle arti: la paura per il contagio pandemico, la fobia per l’energia nucleare, l’angoscia per il destino della Terra esprimono lo smarrimento del mondo occidentale. Al piacere del consumo e del turismo, alla gioia dello spettacolo, si sostituisce l’angoscia: fusione distopica tra l’anticipazione mediatica delle tragedie e la loro emergenza reale. È lo spettatore turbato che riceve in successione dai monitor gratificanti inviti al godimento e scariche sensoriali che gli rendono familiari le catastrofi.

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Sull'autore

Giulio de Martino

Giulio de Martino è nato a Napoli e risiede a Roma. Professore di storia e filosofia, ha insegnato a contratto in varie università didattica della storia. Con interessi sia storici che filosofici ha curato le edizioni dei testi di Gian Vincenzo Gravina, Scipione Maffei, Pietro Giannone, Alexander Pope, Vincenzo Russo, Mariano D’Ayala, Giosuè Carducci, Giustino Fortunato. Svolge attività di pubblicista e di critico su quotidiani e periodici. Tra i suoi libri: Da Napoli a Port Arthur. Il viaggio intorno al mondo dell’incrociatore R.N. Calabria (1909-1912), 2011; Storia di una famiglia reale. I primi ministri, in: AA.VV., I Borbone di Napoli, 2010; La mente storica. Orientamenti per la didattica geo-storico- sociale, 2005; La polveriera d’Italia. Le origini del socialismo anarchico nel Regno di Napoli 1799-1877 (con Vincenza Simeoli), 2004; L’identità incompiuta, in: AA.VV., L’identità meridionale, vol. 3, 2002; Muratori filosofo. Coscienza storica e ragione filosofica in Lodovico Antonio Muratori, 1996; L’Illuminismo meridionale, 1995; L’Università di Magistero, in: AA.VV., L’Istituto universitario Suor Orsola Benincasa. Un secolo di cultura a Napoli, 1995.

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