
Queste pagine di Renato Treves, pubblicate per la prima volta nel 1947, arricchite e aggiornate sino al 1969 e sempre apparse in forma ciclostilata per scelta dell’autore, hanno fornito a molte generazioni di studenti dell’Università degli Studi di Milano la prima base di conoscenza dei problemi essenziali della filosofia del diritto, sui quali hanno riflettuto filosofi e giuristi nel corso dei secoli. Ispirato al metodo storico del suo maestro Gioele Solari, l’autore ha esaminato separatamente le grandi correnti di pensiero distinguendo in ciascuna “l’aspetto scientifico-formale” e “l’aspetto ideologico-politico”, ne ha descritto lo sviluppo e ne ha illustrato lucidamente pregi e limiti. Dei più diversi autori ha segnalato l’apporto originale alla costruzione di un sapere filosofico-giuridico e ha, per contro, criticato la ricorrente pretesa di aver fornito una risposta definitiva e non più modificabile alle questioni trattate, esortando ad approfondire la conoscenza del mondo giuridico, in generale e nei dettagli, con una metodologia rigorosa, volta a “dare ai teorici e ai pratici del diritto una coscienza critica del significato e dei limiti del proprio lavoro”.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
236 -
Collana
Sull'autore
Renato Treves
Renato Treves (Torino, 1907 - Milano, 1992), di formazione filosofico-giuridica, ha insegnato prima della guerra nelle università di Messina e di Urbino. Costretto dalle leggi razziali del 1938 ad abbandonare l’insegnamento in Italia e trasferitosi in Argentina, è stato professore di Teoria generale del diritto, Filosofia del diritto e Sociologia nell’Università di Tucumán. Dopo la guerra, ottenuta la cattedra da cui era stato escluso, dopo una breve permanenza nell’Università di Parma, ha insegnato Filosofia del diritto, Sociologia e Sociologia del diritto nell’Università degli Studi di Milano, fino al ritiro nel 1983. Oltre che per gli studi filosofico-giuridici, in particolare quelli pionieristici su Hans Kelsen, si è distinto per il contributo alla rinascita – in Italia – degli studi sociologici e – anche all’estero – alla rifondazione su basi rinnovate della sociologia del diritto. Dottore honoris causa delle Università del País Vasco, Carlos III de Madrid e Pandios di Atene, fu autore di più di 400 scritti scientifici di varia ampiezza.