Le strutture del linguaggio cinematografico

Le strutture del linguaggio cinematografico

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Muovendo da un’analisi estetico-semiologica di opere significative nel campo del cinema, il presente volume tenta di mettere in luce le peculiarità strutturali del linguaggio cinematografico nelle sue articolazioni tecniche e retoriche. Dal montaggio al piano-sequenza e ai movimenti di macchina (livello sintattico) fino alle anacronie e alle forme piú complesse di gestione del racconto (livello narratologico), questo studio attraversa le principali modalità di funzionamento del testo audio-visivo in rapporto ai fini diegetici e di costruzione del significato. Il metodo impiegato non è storiografico, né tanto meno storicistico: il volume mira a sondare trasversalmente modalità espressive ricorrenti e dunque a porre le basi per una vera e propria narratologia di marca semiotica della grande arte del cinematografo.

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Sull'autore

Sandro Sproccati

Sandro Sproccati (Ferrara 1954) è autore di diversi volumi di saggistica, tra i quali ricordiamo: Prose per l’arte odierna (1989), Monet. La vita e l’opera (1992), La concreta utopia (1994), Per una logica della pittura (2006), Critica della rappresentazione (2009), Futuri Maestri, scritto con Flavio de Marco (2017). Ha inoltre pubblicato alcuni libri di poesia, di prosa e testi critico-teorici su varie riviste d’arte, di letteratura e di cinema. Attualmente vive e lavora a Parigi.

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