La felicità in differita
Generazioni e tempo nelle narrazioni di famiglia (2001-2021)
Stefania Lucamante
Esistono molte possibili soluzioni per narrare la famiglia. Fra realismo e mitopoiesi, il romanzo di famiglia raccoglie aneddoti e lessico, come i riti che legano i membri di una costellazione familiare. La defamiliarizzazione, fra straniamento e naturalizzazione delle relazioni, sfocia nell’invenzione di personaggi a volte surreali, creati per bilanciare il ricordo traumatico di rapporti interpersonali e quello angoscioso della propria infanzia. Mentre Natalia Ginzburg presagiva la rovina della famiglia, intesa nel suo senso più convenzionale, con Caro Michele, dopo il racconto sereno di Lessico famigliare, le varie generazioni narrate nel primo ventennio del Duemila in Prima di noi di Giorgio Fontana e Sangue giusto di Francesca Melandri rivelano come la storia, la politica, la società intervengano e decretino “l’a-linearità” e la necessaria relativizzazione del tempo vissuto da una famiglia. Oscillanti fra la finzione che maschera la realtà angosciosa del proprio vissuto – il caso di Menzogna e sortilegio – e la realtà che si vuole letta come un romanzo, i romanzi familiari contemporanei parlano di noi.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
440 -
Collana
Sull'autore
Stefania Lucamante
Stefania Lucamante insegna presso il dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari. È Professor Emerita della Catholic University of America, dove ha diretto per vent’anni il programma di Italianistica. Fra le sue pubblicazioni: Elsa Morante e l’eredità proustiana (1998), Isabella Santacroce (2002), A Multitude of Women (2008), Quella difficile identità (2012), Forging Shoah Memories (2014) e Righteous Anger in Contemporary Italian Literary and Cinematic Narratives (2020). Ha inoltre curato vari volumi collettanei, fra cui Italian Pulp Fiction (2001).