L’utile idiota La cultura nel tempo dell’oclocrazia

L’utile idiota

La cultura nel tempo dell’oclocrazia

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Due convincimenti sono sottesi ai saggi raccolti in questo volume: il primo è che la cultura sia un pre-requisito della democrazia; il secondo è che anche la forma di governo democratica (ritenuta la migliore possibile) sia inevitabilmente esposta a molteplici forme di decadimento. Il pudore affiorante – già a livello terminologico – dall’analisi del perturbante scenario transdemocratico (superficialmente riassunto nel fortunato vocabolo “post-democracy”), può trovare, invece, nello studio dei “classici” un’indubbia condizione di consapevolezza del presente e di orientamento per il futuro. Basti pensare alla duplice possibilità definitoria offerta dallo storico greco Polibio per descrivere la forma corrotta di democrazia: cheirocrazia (“dominio della forza bruta”) e oclocrazia (“governo demagogico della massa”). Adottando una prospettiva epigonale e utilizzando l’espediente della fictio philosophica per collocarsi nel pieno bailamme di una dimensione oclocratica, l’autore tenta di offrire un’analisi – non priva di toni sarcastici – della catastrofe, scegliendo un particolare punto di vista: quello del decadimento culturale.

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Sull'autore

Antimo Cesaro

Antimo Cesaro, professore ordinario di Filosofia politica, insegna Scienza e filosofia politica e Teoria del linguaggio politico al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Ha pubblicato vari saggi sulla filosofia delle scienze sociali e l’estetica dell’età medievale e rinascimentale. La sua attività di studio è orientata alla simbolica politica, una prospettiva di ricerca per la quale è autore dei lavori monografici Sguardi in ascolto (2011), Machina Mundi (2012), Arcana tabula (2014) e Il sovrano demiurgo (2020²). Ha recentemente curato le edizioni critiche del Discorso sul liocorno di Ambroise Paré e de La Città del Sole di Tommaso Campanella.

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