Ci sono popoli che hanno raccontato tutto di sé, come i Greci e i Romani, e altri, come i Fenici, che non hanno lasciato numerose testimonianze della propria civiltà. Scarsamente interessati ad attestare nel racconto storico il loro passaggio, i Fenici si dedicavano con profitto prevalentemente al commercio e alla tecnica. Si trovarono così a dover difendere la propria autonomia in mezzo al gioco di immensi imperi universali – Assiri, Babilonesi, Persiani, Macedoni – e in concorrenza con i Greci, dei quali, peraltro, avevano contribuito a fondarne la civiltà. Come ci narra tra queste pagine Gerhard Herm, con grande perizia storiografica, il tardo tentativo di Cartagine di adeguarsi alla mentalità imperialistica dell’epoca non ebbe grande successo,
finendo per far passare alla storia i Fenici come una civiltà sconfitta, nonostante l’invenzione del vetro, la circumnavigazione dell’Africa, la progettazione e la realizzazione, con l’aiuto degli Egizi, della prima versione del canale di Suez.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
337
Sull'autore
Gerhard Herm
Gerhard Herm (1931-2014), giornalista televisivo, divulgatore e scrittore tedesco, si formò al Werner Friedmann Institut e successivamente studiò in America grazie a una borsa di studio. Lavorò per il famoso notiziario tedesco “Tagesschau”, partecipò a diversi programmi radiofonici e scrisse decine di documentari dedicati alle antiche civiltà mediterranee. Pubblicò diversi saggi e romanzi di carattere storico, tra i quali si ricordano i bestseller L’avventura dei fenici e I bizantini.

