L'automa Leibniz, Bergson

L'automa

Leibniz, Bergson

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Questo libro non fa la storia di un’idea ma isola un paradigma e suggerisce che si tratti del paradigma stesso del contemporaneo. Lo fa attraverso quattro esempi: la ferita, e che cosa significa subirne una; gli imenotteri, e come vivono, soprattutto come cacciano le loro prede; il calcolo infinitesimale, e come disegna l’essere chi scrive e calcola con quel metodo; il sogno, e come esso veglia al fondo della nostra esperienza. Esempi di automatismo in senso anzitutto etimologico. Automa è ciò che si muove da sé, per proprio impulso, in assenza di uno sguardo di sorvolo, di una ragione esteriore. Ma la tesi di questo libro è che proprio perciò l’automa è il nome della produzione incessante di differenze, della risonanza telepatica di ogni cosa in ogni cosa, della solitudine iperconnessa di ogni essere.

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Sull'autore

Federico Leoni

Federico Leoni insegna Antropologia filosofica all’Università di Verona. È condirettore con Riccardo Panattoni del Centro di ricerca per la filosofia e la psicoanalisi “Tiresia” e, con Massimo Recalcati, di “LETTERa”, rivista dell’Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi. Tra i suoi libri: Habeas corpus. Sei genealogie del corpo occidentale (2008); L’idiota e la lettera. Quattro saggi sul Flaubert di Sartre (2013); Jacques Lacan. L’economia dell’assoluto (2016). Ha curato il numero di “aut aut” Sade, Masoch. Due etiche dell’immanenza (2019).

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