L’agire politico tra poesia e potere: Solone

L’agire politico tra poesia e potere: Solone

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Il contrasto tra luce e ombra, la mescolanza di opposti, le lotte intestine per la nascita di una nuova epoca, la storia dell’uomo politico e dell’aggregazione politica sembrano oscillare tra un conflitto verticale e uno orizzontale, senza poterne uscire. Nel mezzo, vi è l’equilibrio del presente, che appare sfuggente, ma è imprescindibile all’individuo che non voglia esser tirato da tutte le parti: così Solone si presenta come un pilastro in mezzo ai suoi concittadini, che, con la loro tracotante ignoranza, hanno turbato le fondamenta della polis. La presente ricerca ha l’obiettivo di indagare, grazie agli strumenti teorici messi a disposizione dalla filosofia e dalla simbolica politica, un momento fondativo dell’aggregazione politico-giuridica: il Nomos attraverso il vigile occhio della Dike soloniana.

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Sull'autore

Cintia Faraco

Cintia Faraco è ricercatrice in Filosofia Politica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Tra le sue pubblicazioni: Solone. L’immagine di Nomos (2013); Obbligo politico e libertà nel pensiero di Francisco Suárez (2013); Suapte Natura. L’intrinseca forma razionale della natura: Gabriel Vázquez (2017). Ha inoltre curato la traduzione parziale di Francisco Suárez, Trattato dell’opera dei sei giorni. Libro quinto (2015).

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