Indiani a Macondo Il Settantasette a Milano

Indiani a Macondo

Il Settantasette a Milano

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Nato alla fine del 1977 a Milano su iniziativa di alcuni ex membri della disciolta Lotta Continua, tra cui Mauro Rostagno, Macondo è ricordato come l’unico centro culturale milanese capace di accogliere i “riti” creativi di una generazione ormai priva di appartenenze politiche. Tra mostre di fumetti, reading poetici e concerti, il circolo contribuì a far emergere nei giovani la consapevolezza di un nuovo paradigma storico: con la performance La svendita del ’68 – durante la quale i macondini misero all’asta i “cimeli” cari ai giovani extraparlamentari nati dalle contestazioni sessantottine – si sancì, a dieci anni di distanza, la fine di un’epoca culturale e l’apertura verso gli anni Ottanta, segnati dal travoltismo, dal pensiero debole e dal riflusso. Con un racconto vivido e documentato, Andrea Capriolo restituisce il senso di un’esperienza collettiva che, seppur breve, ha lasciato un’impronta duratura nella cultura non solo milanese.

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Sull'autore

Andrea Capriolo

Andrea Capriolo è assegnista di ricerca presso l’Università di Udine per il progetto PER – Pensiero Esibito Radicale, focalizzato sullo studio delle mostre di architettura dall’Unità d’Italia ai giorni nostri. Durante i suoi studi, ha approfondito le connessioni tra arte e politica, con particolare riguardo alle pratiche culturali della Nuova sinistra, concentrandosi principalmente sul periodo della contestazione giovanile e sul successivo “riflusso” politico. Ha pubblicato una monografia sulle attività culturali organizzate dai Circoli del Proletariato Giovanile di Milano: Non c’è rivoluzione senza libidine. Dai Circoli del proletariato giovanile ai centri sociali (2024).

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