Il principale intento del lavoro è esplorare la crisi ateniese attraverso i parametri concettuali dell’antropologo Ernesto De Martino, lo sguardo inquieto del regista greco Yorgos Lanthimos (alla cui cinematografia dalle dirompenti valenze antropologiche è interamente dedicato il terzo capitolo), le interviste, gli strumenti della fotografia, la ricostruzione narrativa dell’autobiografia, potente strumento di orientamento nel mondo, catalizzatore delle impressioni dei luoghi. Adottando un “triplice sguardo”, l’autrice tenta di incrociare traiettorie attraverso una “sentita” esplorazione dei quartieri ateniesi e delle isole nei dintorni, avviando nella conclusione una riflessione sul valore politico della “territorialità” umana: “Si tratta di una sopravvivenza non solo fisica ma sociale e culturale, che implica il senso di appartenenza a un luogo che deve divenire fonte di godimento dei propri bisogni”.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
168 -
Collana
Sull'autore
Antonella Mancusi
Antonella Mancusi è nata ad Avellino, dove lavora come operatrice culturale e giornalista. Laureata in Filosofia e Antropologia, collabora con l’Università di Salerno e insegna Storia e Filosofia nei licei. Ha scritto per le pagine culturali del quotidiano “Il Mattino” e attualmente collabora con il settimanale “alias” e con alcune riviste specialistiche di antropologia. È stata promotrice di eventi culturali presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene, dove ha realizzato un progetto di ricerca sulla crisi contemporanea.