Il gioco della vita. Lettere a jean dubuffet (1945-1949)
seguito da Dieci lettere di Jean Dubuffet a Joë Bousquet
Joë Bousquet
Il volume raccoglie la traduzione della corrispondenza inedita intercorsa dal 1945 al 1949 tra Joë Bousquet e Jean Dubuffet. Nel carteggio lampeggia non solo l’intensità di una profonda amicizia, ma anche l’intelligenza artistica del poeta di Carcassonne – il grande ferito della Prima guerra mondiale, che trae ispirazione dalle tele del pittore materico per le sue innovazioni stilistiche – e di Jean Dubuffet, l’inventore dell’Art Brut, per il quale la parola s’incide nel dipinto facendosi dialogo nei suoi grafismi. Bousquet è uno tra i primi, e pochi, critici che comprendono e valorizzano, fin dagli esordi, la pittura di Dubuffet come espressione minerale dell’oscurità nell’abisso tumultuoso della materia. Le lettere accompagnano gli ultimi tratti di un complesso cammino poetico, esprimendo l’ambizione che spinge Bousquet, in lotta tra l’incompletezza formale e l’introspezione, a scrivere come Dubuffet dipinge.
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Italiano -
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Sull'autore
Joë Bousquet
Joë Bousquet (1897-1950) è stato uno tra i maggiori scrittori del XX secolo. Gravemente ferito alla colonna vertebrale, il 27 maggio 1918 durante la Prima guerra mondiale, rimane paralizzato nella parte inferiore del corpo all’età di ventuno anni. Reso gravemente infermo, si applica a una vasta opera eteroclita per trasformare la propria ferita in un simbolo universale. Nessun poeta, dopo Rimbaud, si è lasciato tanto attirare come Bousquet dalle vertigini delle tenebre, dove il silenzio è materia inerte da ascoltare. La sua ampia produzione, che comprende romanzi, poesie, saggi di critica letteraria, lettere, diari, è in gran parte ancora inedita in Italia.