
I Girondini davanti al tribunale rivoluzionario
L’ipocrisia di un processo costruito per uccidere
Jean d’Andlau
Paolo Ferrua
Daniele Negri
Lorenzo Zilletti
“Tutto quello che è al presente è stato in diversi tempi e in diversi luoghi. Mutati solum e visi delli huomini et e colori extrinseci, le cose medesime tutte ritornano. Et però è buona et utile la hystoria.” Pervade ogni pagina del testo lo spirito di Guicciardini, illustrando al lettore le ragioni che ne stanno all’origine: parlare oggi del processo alla Gironda significa mettere a nudo le tentazioni ataviche che ancora insidiano lo Stato di diritto; specialmente sul fronte della giustizia penale. Ricorre, insistita, anche nei sistemi non totalitari la pulsione a sbarazzarsi dell’avversario politico per via giudiziaria. Piace la forma “processo”, anche quando ne resta soltanto la parola. Una parola che legittima le peggiori nefandezze. La valanga populista, fanatica di purghe e salute pubblica, travolge i Girondini. A morire con loro è il sogno liberale di una repubblica fondata sulla supremazia incontrastata dei diritti individuali.
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Italiano -
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Sull'autore
Jean d’Andlau
Jean d’Andlau è agrégé di Storia, dottore di ricerca in Storia moderna e docente a Sciences Po di Parigi. Le sue ricerche riguardano la Rivoluzione francese e l’elaborazione delle leggi sotto la Convenzione nazionale.
Paolo Ferrua
Paolo Ferrua è professore emerito di Procedura penale all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni: La prova nel processo penale (2017), Il “giusto processo” (2012), La difesa nel processo penale (1988), Oralità del giudizio e letture di deposizioni testimoniali (1981).
Daniele Negri
Daniele Negri è professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università di Ferrara. Professore invitato alle Università di Besançon e Paris 1 Panthéon-Sorbonne, è attualmente membro della commissione ministeriale di riforma del codice di procedura penale. Tra le sue pubblicazioni, L’imputato presente al processo (2014) e Fumus commissi delicti (2004).
Lorenzo Zilletti
Lorenzo Zilletti è avvocato penalista. Per i tipi di Mimesis ha pubblicato Apertis verbis (2021) e Il potere dei più buoni e altre sconvenienze (2020). È coautore di pubblicazioni giuridiche con Carlo Guarnieri, Gaetano Insolera, Daniele Negri. Ha curato Ispezioni della terribilità (con S. Scuto, 2022).