Estetica e Neurodiversità Percepire con il mondo

Estetica e Neurodiversità

Percepire con il mondo

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Per entrare in risonanza con l’altro non si può prescindere dal prenderne in considerazione i modi di percepire il mondo e di ricercare sempre di nuovo una relazione di equilibrio con l’ambiente. È proprio a partire dall’intreccio di percezione e movimento che, anche nelle situazioni di vulnerabilità, nascono modi creativi di dare forma alla relazione ambientale e soprattutto di prendere parte al processo metamorfico ancor prima che possano emergere e contrapporsi soggetto e oggetto, attività e passività, uomo e mondo, organico e inorganico. Cosa hanno in comune la neurodiversità e l’estetica intesa come estesiologia? È possibile pensare ad un’estetica inclusiva? Liberarsi del pregiudizio antropocentrico e normotipico può dischiudere altri modi di sviluppare una consapevolezza ambientale immersiva, una sintonizzazione intercorporea con i gradi dell’organico e dell’inorganico che si esprime nel prendersi cura di un corpo-mondo intimamente relazionale e processuale, nel corrispondere alla trama del mondo.

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Sull'autore

Valeria Costanza D'Agata

Valeria Costanza D’Agata insegna Estetica, Fenomenologia delle Arti plastiche e visive ed Estetica del Paesaggio presso l’Università degli Studi di Messina e Neuroestetica delle Arti e dei Media presso il Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale (CUMO) di Noto. Tra i suoi lavori si ricordano le edizioni italiane di Gestalt und Zeit e Wahrheit und Wahrnehmung di V. von Weizsäcker (Forma e Percezione, 2011) e di Body Consciousness di R. Shusterman (Coscienza del corpo, 2013), tradotte e curate con S. Tedesco.

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