
Nel groviglio delle sue contraddizioni, la figura di Faust rappresenta un mito dell’individualismo moderno, conteso tra brama di sapere, inquieta malinconia, tentazioni del male. Perché la leggenda del patto col diavolo si è impressa così a fondo nell’immaginario culturale europeo? Come è stato elaborato il nucleo narrativo della vicenda faustiana? Quali significati ha assunto nel tempo? Cosa rappresenta oggi? L’effetto Faust coincide con un metadiscorso sul mito, che ha trasformato le leggende sulla vita di un impostore del XVI secolo in una vicenda letteraria, per poi generare infinite nuove riscritture e rifrazioni, in una lunga storia di metamorfosi e ibridazioni tra letteratura, cinema e musica. Figura dell’irrequietudine, il personaggio di Faust continua a essere un dispositivo attraverso cui esplorare aspirazioni e paure profonde dell’inconscio sociale. Ancora oggi la sua storia ha la forza di un richiamo, una tentazione che invita a desiderare e sperimentare, anche a costo di perdere se stessi.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Collana
Sull'autore
Luigi Marfè
Luigi Marfè è professore associato di Critica letteraria e Letterature comparate all’Università degli Studi di Padova. È autore di Oltre la fine dei viaggi (2009), Introduzione alle teorie narrative (2011), “In English clothes” (2015) e Un altro modo di raccontare (2021). Ha curato un’edizione italiana del Tito Andronico di Shakespeare (2014) e dei Canti di viaggio di Stevenson (2019). È nel direttivo di “CoSMO. Comparative Studies in Modernism”.