Cosa succede quando il “Sì” al fondo dell’esistenza – quell’affermazione primordiale che ci garantisce un posto nel mondo – viene sostituito dal silenzio, dal rifiuto o dalla negazione? In questa penetrante esplorazione, Giuseppe Armogida e Maurizio Balsamo tracciano le conseguenze psichiche del diniego e il fragile emergere della speranza all’indomani di un trauma. Attingendo alla psicoanalisi di Sigmund Freud, Jacques Lacan, Wilfred Bion e André Green, passando per l’opera filosofica di Søren Kierkegaard, Gilles Deleuze e Jacques Derrida, il libro rivela come le rotture precoci – siano esse nello sguardo materno, nel riconoscimento simbolico o nell’atto di dare un nome – portino alla frammentazione del Sé e alla sofferenza esistenziale, lasciando tracce profonde che possono sfociare nella psicosi. Attraverso vividi casi clinici e figure letterarie, come Antonin Artaud e Fëdor Dostoevskij, viene messo in luce il paradosso della negazione: il suo potere di distruggere, ma anche di “costringere” a nuovi atti di creazione. Un libro essenziale per gli psicoanalisti – per rintracciare il potenziale riparativo della speranza nel lavoro analitico – e per chiunque abbia lottato con l’assenza, osando immaginare una via di ritorno.
                          
                          
                          
                        Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano - 
        
Data di pubblicazione
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Collana
 
Sull'autore
Maurizio Balsamo
          Maurizio Balsamo, psichiatra, psicoanalista con funzioni di Training della Società Psicoanalitica Italiana, Maître de conférences e Direttore di Ricerca in Psicopatologia psicoanalitica all’Université Sorbonne Paris Cité, Dipartimento di Studi Psicoanalitici. Dirige la rivista interdisciplinare “Psiche”. Fra i suoi libri, André Green (2019), Psychanalyse et subjectivité (2010). Ha curato, fra l’altro, L’autobiografia psicotica (2015), Momenti psicotici nella cura (2014), Libere associazioni? (2011). Vive e lavora a Roma.
      
  Giuseppe Armogida
          Giuseppe Armogida, dottore di ricerca in Filosofia e Teoria delle scienze umane presso l’Università degli Studi di Roma Tre, insegna Estetica all’Accademia di Belle Arti L’Aquila e alla NABA di Roma. I suoi interessi di ricerca riguardano la tradizione neoplatonica e il dibattito contemporaneo sulla teoria dell’immagine. Oltre a diversi saggi apparsi in volumi e riviste, ha pubblicato Infinito confine. Plotino e il pensiero dell’Uno (2018) e Ritorno a Lascaux. Georges Bataille e la genesi dell’arte (2024).
      
  
