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In un dialogo a partire dalla critica serrata del pathos della finitudine che ha caratterizzato il ventesimo secolo, Alain Badiou e Giovanbattista Tusa riflettono sullo stato della filosofia nel ventunesimo secolo. Allontanandosi dal pensiero di Heidegger, i due autori rifuggono un approccio metafisico, e ricostruiscono il rapporto tra le verità e un assoluto non trascendente: in queste condizioni, il concetto di infinito diventa la condizione ultima delle verità universali.

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Sull'autore

Alain Badiou

Alain Badiou scrittore, filosofo, professore emerito all’École normale supérieure di Parigi, è fra i massimi filosofi viventi. Sua opera principale è L’essere e l’evento (1988), tradotto in italiano dal Melangolo nel 1995. Tra le sue pubblicazioni in italiano più recenti: Metafisica della felicità reale (2015); Elogio dell’amore (2013); L’avventura della filosofia francese (2013); La Repubblica di Platone (2013); La filosofia al presente (con Slavoj Žižek, 2012) Finito e infinito (2011); Manifesto per la filosofia (2008).

Giovanbattista Tusa

Giovanbattista Tusa è ricercatore in Filosofia e Ecologia all’Istituto di Filosofia dell’Università Nova di Lisbona. È stato Direttore dell’Institute for Critical Media del Global Center for Advanced Studies (USA) e Visiting Lecturer di numerose istituzioni in Europa e negli Stati Uniti. Il suo ultimo lavoro, De la fin, scritto con Alain Badiou, pubblicato in Francia nel 2017, è in seguito apparso in edizione inglese, spagnola e portoghese.

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