
Gender e Public History hanno trovato una loro intersezione, per la prima volta in Italia, in un convegno del 2017 focalizzato principalmente sulla didattica e i percorsi museali.
La successiva formazione di un gruppo di lavoro all’interno dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) ha visto l’impegno a rafforzare la presenza dei Gender Studies nelle pratiche di Public History e a comprendere come una prospettiva di genere possa contribuire a migliorare e diversificare metodi, visioni e progetti di Public History,.
Un approccio “gender” implica un utilizzo attivo che non soltanto induce a riflettere sulla presunta neutralità dello spazio urbano, ma individua nuove strategie e procedure partecipative per risignificarlo. Una prospettiva che mette in discussione e riconsidera criticamente la frattura tra potere e società, tra pubblico e privato.
Non basta certamente cambiare i nomi delle strade, frutto di processi decisionali legati alla costruzione della memoria storica collettiva, o realizzare statue di personagge, o elaborare una guida della città o un percorso al femminile in un museo per ritrovarsi a vivere in una società più equa ma allo stesso tempo una società che aspiri a essere una società delle differenze non può che interrogarsi su quali stereotipi e immaginari collettivi si perpetuano nei luoghi del nostro vissuto quotidiano.
Questo libro offre strumenti e idee per affrontare, con azioni concrete, disuguaglianze inscritte nello spazio reale e virtuale.Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
298 -
A cura di
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Collana