Domenico Gazzadi

Domenico Gazzadi (Sassuolo, 1788-1868), farmacista per volontà paterna, ma letterato per vocazione, fu docente di lettere nel liceo cittadino prima di essere arrestato, nel 1822, perché aderente alla Società dei Sublimi Maestri Perfetti. Processato a Rubiera e condannato a due anni di carcere, scontò la pena nei solai del Palazzo Comunale di Modena. Negli ultimi dieci mesi di detenzione compose l’opera che qui si pubblica, in cui dà conto della quotidiana esperienza di detenuto politico. Dopo la prima pubblicazione in volume nel 2007, è emerso di recente un secondo manoscritto, che è una trascrizione tardo-ottocentesca dell’autografo, di cui contribuisce a colmare le lacune dovute allo stato di conservazione. Il testo della presente edizione risulta dalla collazione dei due manoscritti.