I Saggi sull’empirismo radicale rappresentano la fase più matura e originale della riflessione filosofica di William James. I testi che compongono questa raccolta, apparsa postuma nel 1912, furono originariamente pubblicati su riviste fra il 1904 e il 1905. Riuniti due anni dopo la morte di James, essi costituiscono l’entrata privilegiata alla sua filosofia dell’esperienza, un luogo classico in cui pensatori di ieri e di oggi si confrontano con i problemi sollevati dal filosofo e psicologo statunitense. Questi saggi hanno avuto un’influenza duratura; possiamo ritrovarne un segno nella riflessione di coloro che con essi si sono misurati: Bergson, Whitehead e Russell, ma anche Deleuze e Putnam. Lo stile di James è chiaro e tagliente e il suo procedere argomentativo è accompagnato dal rigore che contraddistingue il suo pensiero.
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Language
Italian -
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About the author
William James
William James (New York 1842 - Chocorua 1910), è unanimemente considerato il più importante psicologo
sperimentale americano. Le sue teorie sulla struttura
della coscienza hanno contribuito in modo signifi cativo
alla fondazione della psicologia contemporanea. Insieme
all’amico Charles Sanders Peirce, è stato il teorico
del pragmatismo, ma le sue ricerche hanno sondato
anche i territori della metafi sica, proponendo audaci
speculazioni sulla natura profonda della realtà, della
conoscenza e dell’etica.