Raccontarsi per rileggere la propria esistenza alla luce di una nuova prospettiva. Duccio Demetrio, filosofo dell’educazione e fondatore della Libera Università dell’Autobiografia, ci mostra in questo libro come intraprendere un percorso di autoformazione coraggioso e creativo. Nella prima parte, Demetrio discute da un punto di vista teorico l’approccio autobiografico come fonte di formazione di sé e come modalità per un’interpretazione simbolica della propria vita. Nella seconda, vengono presentate le parole chiave che compongono il “lessico autobiografico”, un insieme di termini che rinviano al lavoro di autonarrazione.
È dunque questo un libro sul senso dello scrivere personale in grado di orientare il lettore verso i passaggi tematici e gli snodi esistenziali indispensabili per intraprendere una scrittura autobiografica non superficiale o banale. Perché, come sostiene Demetrio, “il bisogno di raccontarsi è una costante della nostra esistenza. Arriva il momento in cui raccontare la propria storia diventa una necessità. Non si tratta solo di affi dare le proprie memorie a un foglio di carta o a una pagina elettronica; scrivere di noi e della nostra vita passata sollecita una maturazione interiore”.
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Language
Italian -
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About the author
Duccio Demetrio
Duccio Demetrio, a lungo professore di Filosofia dell’Educazione all’Università degli Studi Milano Bicocca, è fondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e di Accademia del silenzio. È inoltre direttore scientifico del Centro Nazionale di Ricerche e Studi Autobiografici. Autore di oltre cinquanta titoli dedicati alla formazione e alla condizione adulta, alla filosofi a del corso della vita, della scrittura e della narrazione. Tra le sue opere più note: Raccontarsi (1996); Filosofia del camminare (2005); La vita schiva (2007); La scrittura clinica (2008); L’interiorità maschile (2010); I sensi del silenzio (2012); Silenzi d’amore (2015); Di che giardino sei? (2016); Ingratitudine (2016).