L’ebbrezza in Oriente e Occidente

L’ebbrezza in Oriente e Occidente

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Il testo, pur risalendo alla metà degli anni Sessanta del secolo scorso, non ha affatto perso il suo fascino, risultando invece pioneristico nell’indagare il pensiero e le finalità sottese all’uso di sostanze per modificare gli stati di coscienza. Orientalista di vaglia, l’autore unisce la sua straordinaria competenza sul mondo del Vicino Oriente con la propria esperienza di sperimentatore di sostanze psicotrope con Albert Hofmann, lo scopritore dell’LSD. Nel volume si succedono capitoli dedicati alla storia dell’uso di singole sostanze (oppio, vino, haschisch) ad altri nei quali emergono in primo piano vicende storiche ancora oscure come la società segreta di Alamut e la setta degli Assassini, cui fa seguito per concludere un tema particolarmente caro all’autore, ovvero la relazione fra ebbrezza e misticismo. L’ebbrezza fra Oriente e Occidente è una provocatoria festa dell’ebbrezza scritta da un autentico genio – come ben compresero Ernst Jünger e Mircea Eliade.

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Sull'autore

Rudolf Gelpke

Rudolf Gelpke (1928-1972) ha conseguito il dottorato in Studi Islamici a Basilea nel 1957. Nel 1960 si recò in Iran per insegnare all’Università di Teheran, città dove poi visse dal 1963, facendosi chiamare Mostafa Eslami e convertendosi all’Islam nel 1967. Ha tradotto la poesia e la prosa persiane e ha pubblicato le proprie opere. Nel suo From Journeys into Space of the Soul.

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