
Nell’Atene del tardo V secolo a.C. irrompe una razionalità nuova, che alla ricerca del ‘vero’ affianca o sovrappone ricerche condotte su segni, indizi, prove. Una logica che non può fornire certezze, ma si esprime tramite congetture e previsioni; procede tramite valutazioni di adeguatezza, verosimiglianza e probabilità. Dalla teoria e prassi retorica – soprattutto in campo giudiziario – alla filosofia e alla poesia tragica, dalla storiografia alla medicina, è un’intera cultura che negli stessi decenni sperimenta e affina simili forme d’intelligenza, realizza (quelle che si sarebbero poi dette) abduzioni, delinea modelli epistemologici destinati a lunghissima fortuna. Questo libro si propone di seguirne sviluppi e interazioni, nei vari ambiti del sapere e in diretto confronto con la scrittura degli antichi.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
246 -
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About the author
Emanuele Stolfi
Emanuele Stolfi è professore ordinario di Diritto romano e fondamenti del diritto europeo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena. Fra i suoi ultimi libri Gli attrezzi del giurista. Introduzione alle pratiche discorsive del diritto (2018), La cultura giuridica dell’antica Grecia. Legge, politica, giustizia (2020), La giustizia in scena. Diritto e potere in Eschilo e Sofocle (2022), Prima lezione di diritto romano (2023).