![Gli arabi e lo storytelling Dalle origini a Giulio Regeni](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/545246/product/70842b56a65180aced808d9d76c61e334f08ab.jpg?1591981981)
A partire dai labirinti delle Mille e una notte fino ai romanzi di Al-Aswani, zippati di storie incastonate le une nelle altre, lo storytelling arabo si è contraddistinto per un’attenzione urticante al destinatario del messaggio, che sembra dominare la narrazione trasformandola in uno strumento di vita o di morte, come accade per Sherazade di fronte a Shariyar. Si tratta di una costante della tradizione araba, a ascinante o letale, che ci aiuta verosimilmente a spiegare anche la morte di Giulio Regeni, caduto vittima dell’intelligence egiziana, una fabbrica di storie che ha sempre svolto mansioni assai simili a quelle dei narratori: raccogliere dati, manipolarli, intossicare la verità.
About the author
Stefano Calabrese
Stefano Calabrese insegna Comunicazione narrativa nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha di recente pubblicato Anatomia del best seller (2015), La suspense (2016), La fiction e la vita (2017) e, per Meltemi, La letteratura e la mente (2017).