La ragion pratica non è solo “normatività morale”, ma è anche, e forse soprattutto, etica, analisi dei comportamenti, delle disposizioni, delle motivazioni, delle inclinazioni, degli abiti e dei costumi (ἦθος), della possibilità e della scelta. I saggi raccolti nel presente volume ripercorrono molte tra le principali linee di elaborazione etica che la fenomenologia ha predisposto. Viene discusso il rapporto tra basi ontologiche primarie e spazi dell’agire umano (Costa, Lanfredini), e tra normatività metodologica e valore (Leghissa, Zhok); viene analizzato il modo in cui sfera valoriale e sfera percettiva si intersecano (Taddio) e il modo in cui l’attenzione dà espressione all’intenzionalità assiologica (D’Angelo, Vidali); viene infine preso in esame il cruciale tema dell’intersoggettività (Di Martino, Donise). Nessuna argomentazione morale che voglia andare al di là dell’assertorietà può fare a meno di avere un quadro chiaro e fondato di ciascuno di quei temi. La lezione fenomenologica ci rammenta la fondamentale indiscernibilità dell’essere dal valore, dell’esistere dall’agire, rintracciando le radici ultime di ogni giudizio di significato etico.
Con scritti di: Vincenzo Costa, Diego D’Angelo, Carmine Di Martino, Anna Donise, Roberta Lanfredini, Giovanni Leghissa, Luca Taddio, Cristiano Vidali, Andrea Zhok.Book details
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Italian -
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