Dalla formazione esperienziale al mondo del lavoro

Dalla formazione esperienziale al mondo del lavoro

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Un’azione formativa basata sull’esperienza investe ogni aspetto del mondo del lavoro e potrebbe prevenire, in alcuni casi addirittura risolvere, non pochi problemi. La realtà lavorativa è un sistema complesso, determinato da un’acquisizione di esperienze riconducibili a diversi aspetti strettamente interrelati tra di loro e verso l’esterno. Nonostante le più sofisticate forme di pianificazioni messe a punto nell’epoca dei Big Data, i tratti costitutivi delle organizzazioni sono l’imprevedibilità e l’incertezza. L’organizzazione “orologio”, una macchina dagli elevati livelli di prevedibilità degli eventi, alla luce delle analisi portate avanti in questo lavoro, resta un obiettivo non realizzabile. L’organizzazione del lavoro non è soltanto un sistema di elementi interdipendenti, ma uno stato di flusso permanente. Gli stessi confini strutturali delle imprese sono difficilmente tracciabili, venendo a mancare la distinzione tra ciò che è interno ed esterno alla realtà produttiva. In questo registro di realtà, i processi formativi basati sull’esperienza possono dare risposte efficaci al nuovo sistema produttivo, sempre più sottoposto ai rapidi e imprevedibili cambiamenti, proponendo lo sviluppo di competenze polivalenti, dinamiche e funzionali, in grado di sapersi adeguare alle esigenze innovative dei vari settori del mondo del lavoro. Al di fuori di un’analisi strettamente strutturale-informale, il testo presenta al suo interno tre piani dialetticamente intrecciati: l’esecuzione del compito, l’insieme delle persone reciprocamente impegnate e coordinate tra loro e, non per ultimo, se stessi, cioè i protagonisti che nel e dal lavoro vengono coinvolti nella loro dimensione personale. Apprendere, comprendere, lavorare, cambiare sono aspetti simultanei dello stesso processo e appartengono alla persona.

Book details

About the author

Carmelo Zicari

Carmelo Zicari è laureato in sociologia, filosofia e psicologia. Ha pubblicato diversi articoli di psicopedagogia su “Scuola e didattica” e “Scuola secondaria”. In qualità di tiflologo, per alcuni anni è stato membro effettivo della Commissione Nazionale per i ciechi pluriminorati dell’Unione Italiana Ciechi, offrendo consulenza alle famiglie dei soggetti diversabili con deficit visivo, alle varie commissioni e sezioni periferiche dell’UIC e ai diversi operatori impegnati in attività inerenti i problemi psicosociali dei soggetti diversamente abili con minorazione visiva. Attualmente insegna filosofia e scienze umane presso il Liceo Cicerone-Pollione di Formia (LT).

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