Così si è fatto il Brasile
Tre secoli di invasioni, guerre, rivolte e altre calamità nel periodo coloniale, dalla scoperta fino all’indipendenza dal Portogallo
Pedro Almeida Vieira
Un minuscolo Stato marinaro ai margini dell’Europa, il regno del Portogallo, nel 1500 aveva “scoperto” e fatto suo un enorme territorio sulle coste meridionali del continente americano. I nuovi arrivati portoghesi fecero strage di indigeni, ma in parte si mescolarono con loro. Per disporre di forza lavoro, deportarono dall’Africa intere popolazioni in schiavitù che gradualmente, tra grandi sofferenze, si amalgamarono con altri abitanti. Per diffondere la parola del Dio dei cristiani, fecero giungere dall’Europa i gesuiti che penetrarono nelle zone più recondite. Con l’intento di stabilirsi in quelle terre, crearono insediamenti e coltivazioni, vagarono per il sertão, navigarono su fiumi che sembravano mari, combatterono infinite battaglie anche contro pirati francesi, invasori olandesi, coloni ispanici, come loro assetati di conquista.
La corsa allo sfruttamento delle miniere e i conflitti sociali lasceranno il segno e infine nascerà uno Stato indipendente, smisurato e pieno di risorse, che all’inizio dell’Ottocento inizierà il suo percorso autonomo dalla madrepatria, per diventare un protagonista sulla scena mondiale.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Collection
About the author
Pedro Almeida Vieira
Pedro Almeida Vieira è nato a Coimbra nel 1969. Giornalista e ricercatore, ha collaborato con alcuni periodici, tra i quali “Expresso” e “Grande Reportagem”. Si dedica alla ricerca storica e alla riscoperta di libri e manoscritti antichi, oltre che a temi ambientali. Ha pubblicato diversi saggi sul mondo lusofono, romanzi storici e racconti. Nel 2003 ha ricevuto il Prémio Nacional do Ambiente “Fernando Pereira” e negli ultimi anni ha ricevuto vari riconoscimenti per l’attività di pubblicista.