Il processo analitico si istituisce non tanto nell’operazione di memorizzazione, di ritrovamento di una memoria perduta, quanto nella conquista della temporalità, della possibilità di disincarnarsi dal tempo della ripetizione e di aprirsi al futuro, costruendo in tal modo la categoria del passato. La teorizzazione di una relazione di cura giocata sul solo presente, come un infinito racconto del qui e ora, rischia di smarrire il peso della storia soggettiva, ridotta alla narrazione di una vicenda che dimentica il reale e i suoi effetti, nega il ruolo degli accadimenti, di ciò che non è accaduto o che doveva accadere e che, per tale ragione, non smette di insistere nel campo psichico. Come pensare dunque il ruolo del presente? Come definire tale categoria e quali modelli temporali adoperiamo nella cura analitica? Si tratterà allora di stabilire i processi necessari per pensare la trasformazione di ciò che affolla e occupa la mente in divenire, mostrando come nello svolgersi della relazione “presente” i due soggetti della cura siano immersi in un campo di diffrazioni, risorgenze, sopravvivenze che ne scompongono l’immediatezza e l’illusione di una comprensione senza resti.
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Italian -
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About the author
Maurizio Balsamo
Maurizio Balsamo, psichiatra, psicoanalista con funzioni di Training della Società Psicoanalitica Italiana, Maître de conférences e Direttore di Ricerca in Psicopatologia psicoanalitica all’Université Sorbonne Paris Cité, Dipartimento di Studi Psicoanalitici. Dirige la rivista interdisciplinare “Psiche”. Fra i suoi libri, André Green (2019), Psychanalyse et subjectivité (2010). Ha curato, fra l’altro, L’autobiografia psicotica (2015), Momenti psicotici nella cura (2014), Libere associazioni? (2011). Vive e lavora a Roma.