Inconscio del pensiero, inconscio del linguaggio A partire dall’opera di Emanuele Severino

Inconscio del pensiero, inconscio del linguaggio

A partire dall’opera di Emanuele Severino

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L’opera di Emanuele Severino svela l’inconscio dell’intero modo di pensare che l’ha preceduta, riassunto nella comune definizione di “nichilismo”, e si sospinge al di là del nichilismo proprio in quanto ne svela l’inconscio. Cosa fare allora dopo quest’opera, oltreché contemplarne la mirabile costruzione? Giungendo a pensare ciò che sino ad allora era stato impensabile, Severino ha spostato in avanti quello che era stato il confine del pensiero; ma c’è qualcosa che diviene visibile da questo nuovo confine? Qualcosa che può diventare pensabile solo spingendosi ancora al di là di questo pensiero, benché soltanto grazie a esso? Se tale opera si è spinta al di là del nichilismo svelandone l’inconscio, spingersi ancora più in là sarà possibile solo se si individuerà qualcosa di inconscio anche in essa, almeno in uno dei suoi termini-chiave.

Book details

About the author

Gabriele Pulli

Gabriele Pulli insegna Psicologia filosofica, Psicologia dell’arte e della letteratura e Psicologia generale presso l’Università degli Studi di Salerno. Fra i suoi ultimi libri: Freud e Severino (2009); premio “De Risio” 2010); Severino e Matte Blanco (con prefazione di Emanuele Severino, 2018); L’inconscio e il tempo (con prefazione di Cesare Milanese, 2019).

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