La prospettiva del tempo L’idealismo fenomenologico di Husserl come autoesplicitazione della soggettività trascendentale

La prospettiva del tempo

L’idealismo fenomenologico di Husserl come autoesplicitazione della soggettività trascendentale

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Se percorsa nelle sue diverse fasi di elaborazione, la trattazione della temporalità offerta da Husserl consente di ricostruire alcuni snodi fondamentali dello sviluppo storico e sistematico della fenomenologia trascendentale. A partire dalla Zeitfrage husserliana trovano infatti chiarimento questioni dirimenti per l’economia di pensiero del filosofo, quali l’a priori della correlazione, l’evidenza, l’autocoscienza, la sintesi passiva, l’inconscio, l’appercezione, l’io; e ancora: il “ciclo vitale” del senso (il suo conferimento, la sua sedimentazione e riattivazione), le nozioni di teleologia e di implicazione intenzionale. Di tutti questi elementi possibile fornire un’apposita “delucidazione temporale” in grado di promuovere una comprensione accresciuta dell’idealismo fenomenologico, nonch della prassi metodica sottesa alla sua realizzazione: l’autoesplicitazione della soggettività trascendentale. Intesa in funzione del tempo e come scienza eminentemente “prospettica”, la fenomenologia di Husserl rivela nuovi aspetti, indici di complessità e ricchezza.

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About the author

Filippo Nobili

Filippo Nobili (Piombino, 1989) ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso le Universit di Pisa e Firenze. È cultore di Filosofia teoretica presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Si occupa di fenomenologia novecentesca, con particolare riguardo alla figura di Edmund Husserl, di filosofia del tempo e della mente. Ha svolto un periodo di ricerca presso lo Husserl-Archief della KU Leuven. Collabora con il gruppo di ricerca Zetesis.

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