Lo spazio ibrido Culture, frontiere, società in transizione

Lo spazio ibrido

Culture, frontiere, società in transizione

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Fernand Braudel scriveva che il Mediterraneo è “mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”. Il Mediterraneo è lo spazio della differenza in cui le storie, i mutamenti politici e sociali si gonfiano come vele al vento, suscitando continuamente urti e aggiustamenti, negoziazioni e rotture. Dalla transizione democratica radicale della Tunisia alla casbah di Mazara del Vallo, dalla frontiera mutevole del Brennero al caos-mondo dei carruggi genovesi, passando per il cimitero di Mentone – luogo dell’eterotopia foucaultiana – che riaffaccia alla storia l’esperienza dei tirailleurs sénégalais, Casalini esplora questi spazi in un testo che combina saggistica, reportage e letteratura, seguendo la scia luminosa delle teorie postcoloniali.

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    Italiano
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Sull'autore

Simone Casalini

Simone Casalini, giornalista professionista, è caporedattore del “Corriere del Trentino” e docente a contratto all’Università di Trento. È autore del libro Intervista al Novecento (2010).

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