Lo sguardo ritratto Thomas Bernhard tra parola e immagine

Lo sguardo ritratto

Thomas Bernhard tra parola e immagine

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Perché da trent’anni un uomo trascorre le sue mattinate, a giorni alterni, nel chiuso di un noto museo di Vienna, dinanzi a un ritratto del Tintoretto alla ricerca ossessiva di un “errore palese”? Da questa interrogazione di natura estetica prende le mosse Lo sguardo ritratto, uno studio dedicato a uno dei più significativi romanzi di Thomas Bernhard (1931-1989): Antichi Maestri. Commedia (1985). Le considerazioni portate avanti investono alcuni dei nodi teorici intessuti nella trama del romanzo, da intendersi come riflessione globale sull’arte: la problematica dell’auraticità artistica nel mondo della riproducibilità tecnica; la polarità tra totalità e frammento; la dialettica tra perfezione e fallimento. Soprattutto, al centro del volume è il peculiare dispositivo della visione: una fuga di sguardi che fa da pendant a quell’orchestrazione della scrittura su tre punti che costituisce la sigla più propria della narrazione bernhardiana. Lo sguardo ritratto è il perno di quest’architettura.

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Sull'autore

Micaela Latini

Micaela Latini insegna Linguaggi e teorie dell’immagine e Culture visuali di lingua tedesca all’Università degli Studi dell’Insubria. Tra le sue opere, Il possibile e il marginale. Studio su Ernst Bloch (2006), La pagina bianca. Thomas Bernhard e il paradosso della scrittura (2010) e Die Korrektur des Lebens. Studien zu Thomas Bernhard (2017). Ha inoltre curato l’edizione italiana di opere di Thomas Bernhard, Ernst Bloch, Johann Gottfried Herder, Jakob Michael Reinhold Lenz e Robert Musil.

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