Le origini dell'hitlerismo

Le origini dell'hitlerismo

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Hitler è tornato. Hitler non se n’è mai andato. Era Silla, era Cesare, era Carlo V, era Luigi XIV e ancora Napoleone. L’Impero dei Romani definito dai suoi ideologi “pace”, la Grandeur della Francia, il Destino dei Tedeschi: non esiste differenza e l’atteggiamento sbagliato di sempre è quello di accreditare una presunta eternità a dei caratteri che esistono solo nella retorica dei vincitori di turno. Ecco perché di eterno c’è solo Hitler, cioè l’hitlerismo, inteso come idolo, la brama spasmodica del potere per il potere, l’asservimento alla macchina dello Stato e della produzione: non un’invenzione necessariamente tedesca. Non c’è una riga di questo lucidissimo saggio di Simone Weil che non imponga una scelta a noi uomini, l’unica scelta di sempre, la più drammatica: il culto del potere o la sua critica. Non c’è una riga che non possa essere ritrascritta oggi, pensando alla presunta eterna minaccia dell’Islam, del pericolo cinese, dei popoli minacciati dal terrore e dalle guerre. Questo libro interroga tutti gli europei, gli occidentali, e li costringe a guardare alle loro origini, all’Hitler che è in loro e che proiettano sul nemico.

Dettagli libro

Sull'autore

Simone Weil

Simone Adolphine Weil (1909-1943) filosofa francese nota per il suo pensiero mistico e per il suo coinvolgimento nella vita attiva del suo tempo e nei ruoli del lavoro sociale più ordinario. Il punto di partenza del suo pensiero implica sempre il fatto di mettersi dalla parte degli oppressi. Tra i volumi disponibili in italiano segnaliamo Il bello e il bene (Mimesis, 2013).

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