L’altra metà del conflitto La comunicazione jihadista da al-Qaeda allo Stato Islamico

L’altra metà del conflitto

La comunicazione jihadista da al-Qaeda allo Stato Islamico

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Lo spettro del terrorismo jihadista è stato una delle grandi costanti del XXI secolo, sin dall’attacco alle Torri Gemelle, vero e proprio ground zero della visualità contemporanea. Gli spettatori occidentali hanno seguito “a distanza” gli eventi che hanno segnato tale intricata vicenda, dalla dichiarazione della War on Terror di George W. Bush sino alla morte di Osama bin Laden e alla nascita del Califfato dichiarata da Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato Islamico. Nell’arco di questo ventennio, gli stessi jihadisti hanno prodotto un vasto e ancora quasi del tutto inesplorato corpus di testi legati alla comunicazione, a dimostrazione ulteriore del ruolo cruciale e strategico giocato dai media. L’altra metà del conflitto offre al lettore alcuni tra i più rappresentativi di questi testi, gettando luce su una produzione sommersa ma dal grande valore sia strategico-politico sia teorico-estetico.

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Sull'autore

Giuseppe Previtali

Giuseppe Previtali è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Storia del cinema e tiene laboratori di educazione alla visualità. Si occupa prevalentemente di cultura visuale contemporanea, con specifico riferimento alle sue forme estreme. È autore dei volumi Pikadon (2017), L’ultimo tabù (2020) e Educazione visuale (2021).

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