Il lavoro importato Immigrazione, salari e Stato sociale

Il lavoro importato

Immigrazione, salari e Stato sociale

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“I problemi sono altri, non è la pressione migratoria la causa dei nostri mali”. È questa, in sintesi, la reazione delle “persone colte” a ogni istanza di regolamentazione severa dei flussi migratori. E chiunque sostenga la necessità di porre dei limiti alla libera circolazione delle persone viene oggi sospettato di simpatie verso la destra estrema. Ma la realtà è più complessa. Nell’analisi di Barba e Pivetti, l’immigrazione è interpretata come un fattore importante di aggravamento degli e etti della mondializzazione sul potere contrattuale dei salariati e sulle condizioni generali di vita dei ceti popolari. Solo escludendo ogni concorrenza tra lavoratori di nazioni diverse possono aversi forme concrete di solidarietà internazionale. L‘importazione dei lavoratori è il canale più diretto attraverso il quale si verifica questa concorrenza, di per sé incompatibile con la solidarietà.

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Sull'autore

Aldo Barba

Aldo Barba è professore associato di Politica economica all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. I suoi lavori vertono su questioni di politica economica, distribuzione del reddito e indebitamento pubblico e privato. Per Meltemi ha pubblicato Il lavoro importato (con M. Pivetti, 2019).

Massimo Pivetti

Massimo Pivetti è stato professore ordinario di Economia politica alla “Sapienza” Università di Roma, dopo aver insegnato nelle università di Pavia, Modena e Napoli. È autore di opere di teoria della distribuzione del reddito, di economia internazionale e di politica monetaria.

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