Vederscorrere L’arte che salva

Vederscorrere

L’arte che salva

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Guardare agli artisti è necessario per sintonizzarsi con il pensiero della metamorfosi. La loro voce è decisiva per appropriarsi di una diversa dimensione del tempo e dello spazio, costruire una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente, favorire una rinnovata percezione del corpo, elaborare il lutto della perdita, ripensare le modalità di incontro con l’altro e l’altrove. Maria Lai, Pino Pascali, Frida Kahlo, Francis Bacon, Christian Boltanski, Gianni Leone, Wim Wenders, Agnese Purgatorio, Shirin Neshat, Adrian Paci, Joseph Beuys, Miltos Manetas, Vincent van Gogh e Marina Abramović sono solo alcuni degli artisti da cui Anna D’Elia trae indicazioni preziose per ripensare il ruolo dell’arte nell’era della pandemia e provare a rispondere alle criticità in atto.

Dettagli libro

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    Italiano
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Sull'autore

Anna D‘Elia

Anna D‘Elia è critica d’arte e narratrice. Attenta ai rapporti tra arte e letteratura, ha pubblicato alcuni racconti e il romanzo La scimmia di Degas (2015). Tra i suoi saggi: L’universo futurista (1989); Diario del corpo (2002); Nello specchio dell’arte (2004); Per non voltare pagina (2007); Fotografia come terapia (2018); Pino Pascali (2018).

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